La pittura che preferisco è comunicazione. Nasce da un'esigenza interiore e la si esprime per mezzo della pittura. Non necessariamente il destinatario del messaggio è una persona diversa da se stessi. La motivazione personale alla pittura nasce dal voler fissare un momento, un esperienza, un sentimento, in definitiva una sorta di prolungamento della memoria.
Il più delle pitture presentate sono affiancate da testi. Il testo che accompagna le pitture ha il ruolo di ridefinire in altro modo l'aspetto rappresentato concorrendo al chiarimento del significato del messaggio veicolato. Credo nell'importanza della sinestesia. L'unione delle sensazioni raggiunge un risultato superiore alla somma delle parti. Una parola può chiarire meglio di mille immagini. Un'immagine può chiarire meglio di mille parole. Io cerco quella parola e quell'immagine.
L'indagine non è mai costruita a tavolino e pienamente razionale, spesso subisce l'influsso di aspetti inconsci. Certo i colori fanno parte di un vocabolario e le forme di una simbologia adottati per influenze culturali. Le sfumature, i dettagli e le decisioni finali sono delineate invece solo durante l'attività pittorica.
L'ordine con cui si delineano gli elementi solitamente è il seguente: l'immagine istantanea e senza dettagli, mentre i testi nascono prima o dopo dell'immagine e quando affiancati, lo sono sempre per assonanza di contenuto all'immagine.
Alcuni dei testi sono frammenti minimi di brani importanti di cui indico il riferimento e dei quali ho speranza che il lettore voglia completare la lettura.
Il piacere principale è raggiunto quando ci si accorge che le scelte fatte riescono a racchiudere ragionevolmente il significato sperato.
Certamente il piacere maggiore nasce quando il significato del messaggio è condiviso.